Flavio, dalla Puglia a Firenze per la Fiorentina.
«Il mio sogno viola è diventato un lavoro»

Ognissanti è un ventottenne di Manfredonia che è ha fatto della Fiorentina la sua vita. Oggi è responsabile del sito Labaro Viola ed è tra i pochi giornalisti che segue la squa-dra anche in trasferta

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Manfredonia è una porta che si affaccia sul Gargano. Qui, complice la scarsità di risultati delle squadre locali, se devi tifare per qualcuno la scelta è quasi naturale: al sud dominano le strisciate, con la Juve in largo vantaggio e le due milanesi in coda. Sembra quasi impossibile, allora, che da queste parti abbia attecchito una nutrita colonia di sostenitori della Fiorentina. Eppure è così: la storia si rinnova per generazioni, dagli anni Cinquanta in avanti. E oggi assume contorni ancora più avvincenti se si pensa che Flavio Ognissanti, uno degli eredi più giovani di questa tradizione, su questa passione ci ha costruito un lavoro e una vita nuova. A Firenze, naturalmente.
“La famiglia di babbo conta sette fratelli, tutti tifosi della Fiorentina. Un sentimento viscerale che nasce tra gli anni ’50 e ‘60, quando la squadra vinceva il campionato, la coppa delle coppe e andava in finale di coppa dei Campioni. Tutti i fratelli si sentivano il viola addosso e hanno trasmesso questo sentimento ai loro figli”.

La folgorazione di Flavio arriva presto, ma ci sono momenti che punteggiano la sua vicenda personale, spingendola in un’unica direzione. “Ricordo ancora perfettamente la partita del ritorno in Serie A. All’epoca avevo dieci anni e quel gol di Fantini in Fiorentina – Perugia mi passò una gioia immensa”. Scatto in avanti: dieci anni più tardi Flavio decide di iniziare a gestire una pagina Facebook di supporter viola, senza alcuna pretesa. è il momento che stappa la storia: “All’inizio scrivevo solo i miei pensieri e inserivo qualche foto e video. Passione Fiorentina – il nome della pagina – colse però un successo incredibile e ne rimasi sorpreso. Fu in quel momento che decisi di creare Labaroviola, un vero e proprio sito di approfondimento”. Da allora le marce scalano in fretta. “Grazie a questa intuizione sono diventato un giornalista, anche se non mi ci sento al 100%. Direi che è stata più la conseguenza naturale di un percorso iniziato sui social. Nel giro di qualche anno siamo riusciti a posizionarci in modo tale che quello che prima per me era soltanto un sogno, adesso è diventato quotidianità: trasferirmi a Firenze, per lavorare e vivere nel segno della Fiorentina”.

Un traguardo centrato dallo scorso novembre, che sa anche di rivincita personale. “Essere tifosi della viola al sud è difficile. Gli altri, che siano bambini, ragazzi o adulti, non ne comprendono il motivo e ti sfottono costantemente. è logorante, ma noi però siamo sempre stati orgogliosi e spesso ci siamo tolti belle soddisfazioni. Ricordo quanto ci siamo impegnati per seguire la squadra, anche quando era in C2: ci abbonammo a Rai Sat per saperne qualcosa, visto che quella era una categoria inesistente per i media nazionali, mentre d’estate aspettavamo di accaparrarci Stadio e La Nazione, gli unici giornali che parlavano di Fiorentina in un’epoca in cui i social erano ancora rudimentali”.
Oggi Flavio ha fatto della sua più grande passione il suo lavoro a tempo pieno: “Sono tra i pochi giornalisti che segue la squadra anche in trasferta, lo faccio con amore. La vita a Firenze è diversa e condurla così è quello che ho sempre desiderato. Se ce l’ho fatta è anche grazie a tutti quelli che mi hanno sempre supportato in questo percorso. Ho deciso di trasferirmi una mattina, mentre scorrevo i nostri numeri: abbiamo 1 milione di utenti al mese su Labaro, mentre Passione Fiorentina è il primo social per seguaci della viola su Fb (100mila like). Contiamo inoltre 40mila follower su IG, 10mila su tik tok e siamo 70esimi al mondo per crescita su Twitch. Sì, era arrivato il momento. Adesso mi sento un fiorentino d’azione. Vivere in viola nel posto giusto è tutta un’altra storia”.

 

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