A San Jacopino la libreria nata da una storia d’amore.
Valentina e Davide, un sogno diventato realtà

Lei ha lasciato il lavoro in un’azienda, lui si è trasferito dalla Brianza. Oggi gestiscono “Jane & Edward”, la libreria nata dalla passione per Jane Eyre di Charlotte Brontë. Un sogno diventato realtà, ma con coraggio e sacrifici

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In via Boccherini, proprio accanto alle scale della Chiesa del Preziosissimo Sangue, da un anno è possibile imbattersi in una porticina bianca con l’insegna “Jane & Edward”.
Una sedia in velluto rosa, un comodino e una cassettiera piena di libri, quella che dovrebbe essere una vetrina è già un angolo di lettura e spostando lo sguardo più indietro, si intravedono gli scaffali vivi di storie e il bancone che accoglie i volti sorridenti di Valentina e Davide. Tra gli appuntamenti affissi alla porta, che danno proprio la dimensione della piccola e gentile realtà, spicca un messaggio “La tua libreria di quartiere, ma liquida”. Liquida perché tutti i libri sono disponibili anche online.
“Jane Eyre è il libro che ci ha fatto conoscere e innamorare. Me lo regalò lei un Natale, per cui abbiamo deciso di dare questo nome alla libreria. Jane ed Edward siamo proprio io e Valentina, un nome simbolico per dire a chiunque entri che dentro troverà una coppia”, racconta Davide. Con la complicità di chi si conosce da molto tempo, alternano le battute nella narrazione della loro storia che si intreccia con i ricordi legati al quartiere.

“Io ho vissuto sempre qui – dice Valentina – ci siamo sposati proprio nella Chiesa accanto. A questo quartiere continuiamo ad essere affezionati anche se ora viviamo altrove.”
Mentre Davide, dopo aver lasciato la Brianza nel 2019, aveva frequentato un corso per diventare libraio, Valentina aveva portato con sé 15 anni di esperienza lavorativa presso un’altra azienda al momento della sua decisione di lasciare il lavoro precedente. Una decisione motivata da un sentimento di insoddisfazione personale. “L’idea della libreria non era pianificata inizialmente, ma è emersa durante un mese sabbatico di riflessione dopo aver lasciato il lavoro nel dicembre 2021. Da febbraio abbiamo deciso di concretizzare questo nostro sogno, abbiamo sviluppato un business plan e calcolato ogni aspetto finanziario dell’impresa. Dopo accurate ricerche demografiche, abbiamo scelto il quartiere di San Jacopino come sede, basandoci su dati come età, impiego e altro ancora. La maggioranza della popolazione appartiene alla fascia di età 35-55 anni e presenta una situazione sociale media, perfetta per trovare lettori appassionati”, sottolinea Valentina. Le interviste con i residenti e i negozianti hanno ulteriormente supportato questa decisione. La libreria è stata avviata con un budget limitato e inizialmente con pochi libri a disposizione per contenere i costi. Per mantenere l’equilibrio finanziario, Davide ha trovato un secondo impiego presso un supermercato. “Continua a essere una scelta di coraggio” – afferma sorridendo Valentina – “La libreria è sostenibile, ma comprendiamo che i profitti potrebbero richiedere anche tre anni per arrivare”, conclude fiduciosa.

“A me piace molto questo quartiere – prosegue Davide con entusiasmo – lo trovo vivo e popolare. Rappresenta la mia idea di libreria, non un luogo fatto solo di letture nobili o di persone per forza di un certo ceto. Io credo che i libri siano storie e qualsiasi persona ha la sua storia. Il nostro scopo non è solo avvicinare il linguaggio culturale ma far capire che non bisogna avere paura dei libri.”
La selezione dei testi è molto particolare e il bancone centrale è diviso in due: da una parte le opere consigliate da lei, dall’altra quelle consigliate da lui. Cucina e cinema sono i settori più evidenti tra gli scaffali e rappresentano le due grandi passioni di entrambe. Davide è un cultore della settima arte e intende dare uno spazio ampio ad autori pochi noti, a libri meno conosciuti di registi famosi e soprattutto supportare case editrici che si occupano di cinema. Valentina, invece, mira a un tipo di letteratura culinaria che non comprende solo libri di ricette ma anche romanzi e saggi che rappresentano un modo alternativo per avvicinarsi alla cucina.

“La cosa che ci fa più piacere è l’accoglienza dei bambini per questa libreria- afferma Valentina – siamo proprio accanto a una scuola primaria e spesso i bambini entrano anche senza i genitori.  Pertanto, abbiamo scelto di posizionare i libri pensati per loro nel ripiano basso, ad altezza bambino. Questa scelta non implica la creazione di uno spazio esclusivo nella libreria, ma consente di esplorare l’intera gamma di libri parallelamente agli adulti.”
Guardando avanti, si intravedono nuove prospettive. Il piano prevede una serie di eventi curati con attenzione e distribuiti con parsimonia. L’obiettivo non è di riempire l’agenda con un sovraccarico di appuntamenti, bensì di creare poche ma selezionate occasioni. Questi momenti avranno il potere di sostenere una comunità autentica, permettendo ai membri del quartiere di incontrarsi, interagire e scambiare idee in un ambiente familiare. Rivolgendo lo sguardo al futuro, emerge la volontà di coltivare connessioni durature, trasformando il luogo in un crocevia in cui la passione per la lettura e la cultura si uniscono nelle trame delle storie condivise e nei sorrisi che si scambiano.

 

 

 

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